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POS: piano operativo di sicurezza

Tra i tanti documenti che il datore di lavoro è chiamato a redigere c'è il Piano Operativo di Sicurezza, ossia il POS. 

Nel POS vi sono racchiuse tutte le informazioni sulle misure di sicurezza che devono essere adottate nei cantieri al fine di ridurre il rischio di infortuni. Questo documento è a tutti gli effetti uno strumento di tutela dei lavoratori, è sempre obbligatorio e deve essere redatto per ogni cantiere, anche se temporaneo o mobile. Solo due soggetti sono esenti dal redigere il POS: i Lavoratori autonomi e le imprese pubbliche. 

Una volta redatto, il Piano Operativo di Sicurezza deve essere presentato ufficialmente. La presentazione si distingue in base ai soggetti coinvolti ma le fasi sono sostanzialmente 3: 

  1. il committente deve trasmettere il POS a tutte le imprese invitate a presentare offerte per l'esecuzione dei lavori. Prima dei lavori deve inoltre inviare il PSC alle imprese esecutrici; 
  2. il datore di lavoro delle imprese deve consegnare il POS all'impresa affidataria e al CSE almeno 15 giorni prima dell'inizio dei lavori. Il CSE ne verificherà l'idoneità e nel caso venga approvato lo metterà in atto; 
  3. il datore di lavoro dell'impresa affidataria deve consegnare il documento al titolare dell'impresa che subappalta almeno 30 giorni prima dell'ingresso in cantiere. Il datore di lavoro dell'impresa sopracitata si dovrà infine rivolgere al CSE. 

Il POS deve contenere: 

  1. i dati identificativi dell'impresa;
  2. le specifiche mansioni, inerenti alla sicurezza;
  3. la descrizione dell'attività di cantiere e l'organizzazione dei turni di lavoro; 
  4. elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali, delle macchine e degli impianti; 
  5. elenco delle sostanze e preparati pericolosi; 
  6. valutazione dei rischi a cui sono sottoposti i lavoratori;
  7. la valutazione del rumore; 
  8. l'individuazione delle misure prevenzione e protezione integrative rispetto a quelle del PSC;
  9. le procedure complementari e di dettaglio richieste dal PSC; 
  10. l'organizzazione della sicurezza dell'impresa;
  11. l'elenco dei DPI; 
  12. i documenti relativi all'informazione e alla formazione fornite ai lavoratori. 

Redigere il POS correttamente può essere complicato, per questo con il Decreto Interministeriale del 2014 è stata introdotta la possibilità di usufruire di un modello standardizzato, semplice, breve e comprensibile. Sarà il datore di lavoro a scegliere se avvalersi o no di tale possibilità.