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Parapetto provvisorio: guida alla scelta

Il parapetto provvisorio è uno dei tanti dispositivi di protezione collettiva che è possibile adottare in cantiere, esso riduce gli effetti di una possibile caduta dall'alto durante i lavori in copertura. I parapetti sono costituiti da almeno due montanti sui quali vengono installati i correnti principali, quelli intermedio e la tavola fermapiede.  

I parapetti provvisori sono stati classificati in due tipologie: 

  • Tradizionali: costruiti in cantiere, in legno o in acciaio; 
  • Prefabbricati: costruiti in fabbrica e assemblati in cantiere, esattamente come quelli forniti dalla nostra azienda. 

Questi ultimi sono versatili e sono dotati di numerosi sistemi di fissaggio, sono più semplici da montare e più affidabili. 

La scelta 

La scelta del parapetto e del suo relativo sistema di fissaggio è strettamente connessa al rischio da eliminare, ciò deve essere valutato preventivamente durante l'attività di valutazione dei rischi. I fattori da tener presenti sono: 

  • tipo di intervento da eseguire; 
  • inclinazione della superficie da proteggere;
  • tipo di struttura a cui andrà fissato il parapetto;
  • altezza di caduta. 

La normativa UNI EN 13374, che regola l'installazione di questi dispositivi di sicurezza, ci suggerisce la classe di parapetto ideale in base all'inclinazione della superficie di lavoro.

  • Classe A: pendenza superiore a 10°
  • Classe B: pendenza da 10° a 30° (lunghezza falda fino a 2mt) 
  • Classe C: pendenza da 30° a 45° (lunghezza falda fino a 5mt) 

L'altezza del parapetto non deve essere inferiore a 100 cm e deve essere composto da almeno due correnti, deve avere fascia continua poggiante sul piano di calpestio di altezza non inferiore a 15 cm. 

Se vuoi farti un'idea, sfoglia il nostro catalogo online

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